Maeder, Costantino
[UCL]
Werner, Romane
[UCL]
Tu, Ella/Lei, Voi: le grammatiche dell’Ottocento e la linguistica dei corpora Costantino Maeder e Romane Werner, Université catholique de Louvain 1. Introduzione La digitalizzazione progressiva delle pubblicazioni anche dei secoli scorsi consente di accedere facilmente a dati di difficile reperimento fino a poco tempo fa. Questo consente ritracciare e valutare lo sviluppo e la creazione della lingua italiana, ad esempio in quella fase essenziale dalla fine del Settecento all’Ottocento quando in alcune zone dell’Italia si comincia a introdurre l’italiano come lingua d’insegnamento nelle scuole d’obbligo. Se già per problemi di sintassi, grammatiche di quell’epoca sono poco precise (e ciò è stupefacente proprio perché riguardano lo scritto), questo è ancora più evidente per tutto quello che riguarda la pragmatica, cioè l’uso della lingua in situazioni comunicative concrete come l’allocuzione, di estrema importanza negli scambi orali. Sul territorio italiano, però, solo poche persone si rivolgevano oralmente in italiano, e questo solo in contesti spesso molto precisi. Non è un caso che nell’Ottocento molti politici non sapevano (o volevano) esprimersi correntemente in italiano, ma si servivano dei vari dialetti: si pensi alla corte a Napoli o a Vittorio Emmanuele (De Mauro 1997:329) che discuteva in piemontese con i suoi ministri. L’uso pragmatico della lingua sarà dunque stato influenzato dalla lettura di testi letterari come i classici (Boccaccio, Ariosto, ecc.), dall’ascolto dell’opera lirica, diffusissima e popolare non solo in Italia, dall’influsso della lingua francese e le sue regole, e soprattutto dalle lingue parlate e scritte sul territorio italiano come il veneziano, il napoletano, il ligure, il piemontese, e così via. Questo spiega anche le molteplici varianti regionali che hanno a lungo contraddistinto la realtà linguistica italiana e che tuttora fanno capolino nei vari regioletti che formano l’italiano moderno. In questo articolo indagheremo l’uso e l’evoluzione dell’allocuzione come presentata in grammatiche di vario genere dell’Ottocento. Proprio questa fase è estremamente interessante perché consente di studiare come l’italiano (e non il tosco o fiorentino) nasca, trovi col tempo consensi, si formi fino a diventare standard. Questa evoluzione non nasce senza tensioni o soluzioni interessanti.


Bibliographic reference |
Maeder, Costantino ; Werner, Romane. Tu, Ella/Lei, Voi: le grammatiche dell’Ottocento e la linguistica dei corpora. In: Di Felice, Claudio, Nuovi aspetti linguistici e letterari dell’italianità, Peter Lang : Bern 2020 |
Permanent URL |
http://hdl.handle.net/2078.1/235437 |