Faccenda, Virginia Fanny
[USL-B]
Il mio contributo si pone come obiettivo di esplorare i confini dello Stato siriano e gli spazi in cui si esercita il potere a partire dalla migrazione dei suoi cittadini in Marocco. Se lo studio dello Stato siriano viene presentato principalmente all’interno dei confini nazionali, attraverso le dinamiche della guerra civile in corso o mediante la categoria di “Stato fallito”, è la migrazione di milioni di rifugiati che permette di ripensarne i confini. A tal proposito, la letteratura sulla diaspora presenta un’immagine dello Stato reificata, laddove lo studio sullo Stato tende ad essere dato per scontato e ridotto all’esperienza di alcune categorie di attori: ciò che viene considerato all’interno e all’esterno dei confini dello Stato non é più problematizzato. L’esperienza etnografica svolta in Marocco nel 2015 volta a studiare la migrazione dei rifugiati siriani, ha permesso di ampliare la riflessione e di analizzare i diversi flussi migratori avvenuti a partire dagli anni ‘60 nel paese, cosi come le interazioni tra cittadini siriani all’interno dell’arena di socializzazione marocchina. In particolare, si è osservato come in un contesto di mobilità forzata di un’intera popolazione proveniente dalla Siria, i cleavages politici (Lipset et Rokkan 1967, Bartolini 2005) non possono essere ripensati solo in relazione all'autorità, in una posizione pro o contro il regime siriano, ma piuttosto in una continua rinegoziazione dell’appartenenza nazionale. I cleavages riscontrati hanno persino impedito la creazione di spazi di partecipazione (Weber 1978) nel contesto marocchino, generando un processo di misconoscimento e di paura tra le prime vagues di diaspora e il nuovo flusso di rifugiati siriani. A partire da tali riflessioni, il contributo intende quindi riflettere sui confini della statualità siriana in una duplice dimensione: il rapporto tra territorio e sovranità superando le frontiere generalmente prese in considerazione nello studio del regime siriano, e il rapporto tra spazio e potere (Brambilla 2005), laddove le frontiere nella loro dimensione socio-politica (Paasi 1998) si mostrano attraverso l’interazione dei diversi flussi di migrazione siriana e la loro integrazione in Marocco. L’obiettivo é di interrogare la categoria di frontiera per ripensare lo Stato, domandandosi in che modo si trasformano i luoghi di governo e in che modo gli attori siriani possono ridefinire la legittimità e la spazialità del potere, incorporando e riproducendo i confini dell’autorità.


Bibliographic reference |
Faccenda, Virginia Fanny. “I confini della statualtà siriana : la migrazione siriana in Marocco e il rapporto tra spazio e potere”.Conference SISP (Società Scienza Politica Italiana), (Università degli Studi del Salento, Lecce, du 06/09/2019 au 08/09/2019). |
Permanent URL |
http://hdl.handle.net/2078.3/221373 |