Cavalieri, Marco
[UCL]
L’obiettivo del contributo è ricollocare nella complessa temperie storico-culturale del XVIII secolo la scoperta archeologica del municipio romano di Veleia, piccola città dell’appennino piacentino, passata negli annali di storia come la “Pompei del Nord”. In effetti gli scavi avviati a Veleia nella primavera del 1760 da parte del duca, don Filippo di Borbone, non solo diventarono un punto di riferimento per la nascente archeologia della Cisalpina, contribuendo al culto ed allo studio dell’antico nell’Italia neoclassica, ma costituirono un vero e proprio tassello dell’azione politica del Primo Ministro del duca, il francese Guillaume Léon Du Tillot, che fece della ricerca archeologica parte fondamentale del suo governo. In effetti, per Du Tillot il progetto veleiate era parte fondamentale del rilancio culturale del piccolo Stato, prostrato da decenni di incuria e di mal governo, nonché depredato di gran parte dei suoi tesori artistici per mano del fratello del duca, don Carlo di Borbone, divenuto successivamente re di Napoli e Sicilia. In effetti, il successo e la corretta gestione degli scavi dovevano, nelle intenzioni del ministro e nelle aspirazioni del duca, confermare la validità del complesso programma di riforme, di matrice illuminista, avviato dal Du Tillot nel ducato. Tale obiettivo sarebbe stato perseguito mediante il concorso di un’eccezionale équipe di studiosi attirati nell’impresa. A tal fine vennero coinvolte personalità del calibro di Anne-Claude-Philippe conte di Caylus (1692-1765), erudito ed archeologo francese tra i più illustri del tempo, così come Paolo Maria Paciaudi (1710-1785), uno dei riformatori italiani di maggior spicco del periodo illuminista. Attraverso il loro operato, quindi, Veleia se non fosse riuscita a superare Roma ed Ercolano per la quantità dei ritrovamenti e per la ricchezza dei tesori artistici, almeno sarebbe stata (nella propaganda ducale) il cantiere di scavo più all’avanguardia e meglio attrezzato nelle metodologie della ricerca in tutt’Europa.
Bibliographic reference |
Cavalieri, Marco. « “Velleja […] est une des curiosités de ce siècle”. The Antiquitates of Veleia: collecting, archaeology and politics between Italy and France in the XVIII century ». In: Ida Gilda Mastrorosa, Regards croisés sur la Rome ancienne et les Lumières, Classiques Garnier : Paris 2023, p. 257-288 |
Permanent URL |
http://hdl.handle.net/2078.1/275823 |